...quando la serata va (piu' o meno) bene, non bevi un goccio d'alcool, rispetti i limiti stradali e ti fermi per far passare la gente sulle striscie in una strada deserta. Quando torni a casa, in quel momento abbassi la guardia e ti precipiti in cucina per prendere uno straccio per l'amico che deve asciugare la sella del motorino. Ecco, proprio in quel momento urti con violenza inaudita lo spigolo di un comodino di legno piazzato li', centrando la gamba, centrando la tasca dei jeans, centrando il telefonino, centrando in pieno lo schermo del telefonino e annientandolo.
ubi maior * (la sfiga), *minor cessat (io CESSO, ma non cessano le mie imprecazioni per questo evento tanto rapido quanto disdicevole)
Sono proprio queste le cose che mi fanno incazzare, eventi completamente endogeni senza capro espiatorio vivente. Avere qualcuno con cui prendersela e' facile, nel peggiore dei casi e' li' a braccetto con la sua mestizia a dire sono cose che succedono e io in buona fede non posso prendermela, avra' gia' i suoi sensi di colpa.
Invece no, quando fai tutto da solo dove ci sarebbe poco da incazzarsi, mi incazzo ancora di piu' perche' e' colpa mia e basta. Sara' il ricordo dell'ineluttabilita' delle conseguenze a farmi incazzare? Si.
update: una foto del disastro