il buon nightolo mi segnala questa notiziola a proposito di Cosimo Mele che ha avuto un problemino con la sua accompagnatrice.
Tralasciando la faccia, non voglio dare ragione a Cesare Lombroso, mi permetto pero' di citare qualche passaggio dalla breve intervista. (Tecnica vecchia quella di citare fuori contesto lo so, ma tanto affascinante)
L'ha pagata? Pagata... non proprio. Le ho fatto un regalo, una somma in denaro, niente di esagerato pero'
Lei ha firmato la proposta di legge sul test antidroga per i parlamentari. Francamente non ricordo, ma il test sono pronto a farlo anche subito.
Lei fa parte di un partito, l'Udc, che della difesa della famiglia ha fatto una bandiera. Lo so, e per questo ho deciso di dare le dimissioni dall'Udc. Ma non vedo perche' dovrei dimettermi da deputato, anche io sono un uomo con le mie irtu' e le mie debolezze
Una debolezza considerata grave a giudicare dalle sue dimissioni. Guardi, credo che nella politica italiana ci sia una grande ipocrisia.
Mi sembra evidente del perche' da grande non faro' il politico: ci vuole una bella faccia tosta a negare l'evidenza, cambiare i fatti e comunque continuare a prendere soldi pubblici. Insomma senza vergogna ma con tante scuse. Ma un lavoro normale come tutti quanti no? Gia' che ci sono segnalo questo video di Crozza a ballaro' quanto ci costano i politici. RSVP.
Propongo uno scenario a "lieto" fine: Mele si separa dalla moglie e figli, si tiene lo stipendio da deputato per pagarsi le mignotte (pardon, "per dare in regalo una somma di denaro") e passare gli alimenti alla famiglia. Meglio di cosi'.
A parte l'ovvio scagliarsi contro Mele la situazione non credo sia tanto migliore nel resto delle camere. (Del governo, non dell'hotel dove hanno alloggiato i signori di cui sopra)